Bastarde di Francia: un viaggio indietro nel tempo con Alessandra Giovanile e Virna Mejetta

Buongiorno cari lettori, oggi vi porto con me alla scoperta di un romanzo storico davvero interessante, ovvero, Bastarde di Francia. Per gli amanti del genere, è una perla da non lasciarsi sfuggire. Ricco di suspence, Bastarde di Francia vi terrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina e, forse, anche dopo...

1) Avete scritto questo romanzo "a quattro mani". Essendo in due, pensate che il lavoro sia stato più semplice o avete avuto delle difficoltà a trovare un accordo sulle scene da inserire?

Ognuna di noi ha una protagonista d’elezione e si occupa in gran parte delle scene che la riguardano, Madeleine per Alessandra e Cécile per Virna. Tutto il resto deriva dalla costante e reciproca alimentazione di immagini in un mondo narrativo che è ormai comune ad entrambe e che conosciamo come le nostre tasche.

Il lavoro in due è sicuramente più gratificante proprio perché possiamo scambiarci idee e suggestioni l’un l’altra e l’editing diventa più semplice perché è un continuo leggere, correggere e commentare. E quando si tratta di inserire scene siamo sempre d’accordo, al massimo il dubbio è su quelle da togliere quando ci accorgiamo di aver scritto troppo

2) Vi siete sicuramente documentate per il scrivere il romanzo. Quali sono le parti realmente accadute e quali, al contrario, sono frutto della vostra fantasia?

Siamo partite da un’idea di fondo di quello che doveva succedere alle due protagoniste. Poi ci siamo messe a studiare la storia di quegli anni per trovare i punti di giunzione attraverso cui fondere la realtà storica con le vicende d’invenzione. I grandi fatti storici che incontriamo, la presa di posizione di Richelieu in Francia, il contrasto di re Louis XIII con la madre Maria de Medici, la Guerra dei Trent’anni che insanguinava l’Europa, il Trattato di Cherasco, sono tutti reali; alcuni dialoghi, ad esempio quello tra Maria de Medici, il Re e Richelieu sono come riportati dalle fonti; i fatti di fantasia sono comunque plausibili. L’unica invenzione di sana pianta è che il Trattato si sia basato sullo scambio di una fanciulla per la pace. Ma anche se fosse stato vero, sappiamo che la clausola non sarebbe stata messa per iscritto per i posteri.

3) Quale messaggio speravate di trasmettere attraverso Bastarde di Francia?

La società del ‘600 era fortemente limitante per le donne, ma alcune riuscivano a ritagliarsi un proprio spazio di espressione. Il nostro romanzo vuole essere di intrattenimento, ma le avventure delle protagoniste hanno la potenzialità di far pensare ad alcuni temi attuali: il tema del consenso e dell’autodeterminazione femminile, ad esempio. Dalle letture che abbiamo fatto, prima di scrivere il romanzo, le fanciulle di ieri e di oggi hanno sempre avuto il medesimo anelito di libertà e il desiderio di far sentire le proprie convinzioni, ma soltanto pochissime di queste testimonianze sono giunte fino a noi. Noi abbiamo creato due personaggi di finzione, ma ispirati a donne reali dell’epoca, per farle parlare in prima persona e per restituire loro la voce che non hanno potuto avere.

4) Il romanzo ha due filoni narrativi. Il primo segue nel dettaglio la storia di Madelaine, mentre in secondo piano si vede quella di Cécile. Nell'eventuale seguito sarà Cécile ad essere in primo piano o continuerete a mantenere Madelaine come protagonista indiscussa?

Abbiamo scelto di non dare troppo spazio alle esperienze drammatiche di Cécile al forte di Bayonne e quindi nel primo libro il suo personaggio risulta un po’ defilato. Nel seguito prenderà molto più spazio, ma continueremo anche a seguire le vicende di Madeleine e il loro co-protagonismo sarà molto più equilibrato.

5) Se foste nate nell'epoca di Richelieu vi sareste adattate ai canoni imposti dalla società o come Madelaine avreste tentato di lottare? Eventualmente, che cosa avreste provato a fare per cambiare le cose?

Indubbiamente essere persone con una spiccata fantasia o di cultura all’epoca era un’arma a doppio taglio. Probabilmente ci avrebbero rinchiuse o bruciate prima che potessimo alzare troppo la testa.

Crediamo si potesse fare qualcosa solo nel proprio piccolo, se si era nobile e ricca, ma poco dal punto di vista sociale, giacché le donne non partecipavano alla legiferazione. Come potevano influire, non avendo minimo potere?

6) Tra tutti i personaggi all'interno del vostro libro, qual è quello che preferite? Perché?

Alessandra: Madeleine naturalmente, per il fatto che non si perde mai d’animo, che cerca sempre una soluzione per andare avanti. Ma mi sono davvero divertita a prendere un punto di vista maschile nel personaggio controverso di Hauteville e disegnare personaggi ambigui come Richelieu o il duca di Savoia.

Virna: Io preferisco Cécile, che ho creato anni fa, una ragazza viziata e amata la cui vita viene sconvolta dalle macchinazioni di altri. Amo molto anche Re Louis XIII perché è un personaggio storico schiacciato tra la figura del padre e quella del radioso figlio. Così, siccome non era donnaiolo come il padre né frivolo come il figlio, è stato sempre lasciato oscurato dalla polvere. In aggiunta, la letteratura dell’Ottocento ce lo ha tramandato come uno stupido. Noi ci siamo divertite a creare un personaggio più consono alle fonti, capriccioso e viziato, ma anche leale alla famiglia, coraggioso in guerra e complice del suo primo ministro Richelieu.

 In realtà i favoriti di entrambe sono i moschettieri.

7) Da inguaribile romantica, il finale di Bastarde di Francia è stato difficile da digerire. Nel seguito pensate di dare un lieto fine a Hauteville, Madelaine e Cécile?

Il lieto fine è sempre nel nostro obiettivo, ma pensiamo di dar voce a diverse avventure prima che ogni personaggio trovi il proprio. Per questo speriamo, con il beneplacito dell’editore, di tenere compagnia ai nostri lettori ancora per un po’ di tempo.


Allora, vi abbiamo suscitato un po' di curiosità? Io non vedo l'ora di leggere il seguito! Tra l'altro, Virna e Alessandra mi hanno confermato di aver firmato qualche settimana fa il contratto con la Piemme per scrivere il continuo di Bastarde di Francia . Se tutto va secondo i piani, dovrebbe uscire l'anno prossimo!

Non ci resta che attendere...

Alla prossima lettori!



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